Antimalware nel 2020: parola d'ordine Intelligenza Artificiale
Il parere di Avast
Risponde Luca Sambucci, Chief Operations Officer di Future Time (distributore esclusivo Avast per l’Italia)
Autore: Redazione SecurityOpenLab
Oggi un generico filtro per la email non basta più per fronteggiare tutte le minacce. Quali sono i requisiti di un buon antimalware e come dev'essere integrato nelle soluzioni di cyber sicurezza aziendali?
Le e-mail rappresentano senza dubbio la più grande minaccia alla sicurezza informatica, basti pensare che il 90% di tutte le violazioni di un’azienda riguardano le e-mail, il 90% degli attacchi avvenuti con successo coinvolge lo spear phishing e sempre il 90% di tutti gli attacchi malware vengono veicolati via e-mail.
Un buon filtro per la posta elettronica rappresenta quindi un tassello fondamentale per la protezione dei sistemi informatici ma non basta per far fronte al crescente numero di minacce, sempre più complesse, che colpiscono le piccole e medie imprese: basti pensare alla protezione dai ransomware e dai trojan bancari, alla tutela della privacy, alla protezione dei dispositivi mobili e allo smart working, sempre più utilizzato ultimamente. I metodi di una volta non sono quindi più sufficienti ed è necessario uno sforzo di protezione che va ben oltre il semplice antivirus con firewall o un semplice filtro email.
E’ necessario prevedere un sistema di protezione che certamente ha alla base un antivirus in grado di eccellere sia nell'individuazione del malware che nella leggerezza sui sistemi, ma che venga sviluppato in modo completo e avanzato prevedendo diversi livelli di protezione. Il sistema di difesa Avast Business - supportato da una delle più grandi reti di rilevamento delle minacce al mondo - si basa su quattro scudi che riguardano la protezione del Web, dei file, delle email e del comportamento dell’utente: questi componenti collaborano insieme per analizzare proattivamente le informazioni sospette che vanno e vengono dai dispositivi bloccando file dannosi, siti Web pericolosi, comportamenti insoliti, connessioni non autorizzate e altre minacce.
A questi quattro componenti si aggiunge CyberCapture, una funzione che aumenta in maniera significativa il livello di sicurezza quando si tratta di protezione dagli attacchi zero-day. Rappresenta quindi una difesa fondamentale contro le nuove varianti di malware sconosciute o non comuni e funziona isolando o “catturando” qualsiasi file che non è mai stato visto prima per un’analisi più approfondita in un ambiente cloud sicuro.
Alla luce dei vostri test e della vostra esperienza sul campo, qual è l'effettivo livello di protezione garantita dagli antimalware? Che cosa serve per alzare questa percentuale?
L’antivirus di Avast ha vinto l’anno scorso il prestigioso riconoscimento "Prodotto dell'anno" del laboratorio di test AV-Comparatives, che lo ha posto ai vertici della categoria. Anche dai test eseguiti da Future Time – distributore esclusivo Avast per l’Italia - i prodotti Avast hanno ottenuto prestazioni e risultati eccellenti sia nell'individuazione del malware sia nella leggerezza sui sistemi, due caratteristiche chiave per la valutazione di un software antivirus.
Uno dei punti di forza di Avast è il quasi mezzo miliardo di utilizzatori in tutto il mondo, grazie ai quali l’azienda di Praga dispone di un vantaggio straordinario, ovvero di un eccezionale motore di machine learning basato sul cloud che consente un apprendimento senza precedenti. I ricercatori di Avast sono fra i primi a esaminare e analizzare le nuove potenziali minacce e a distribuire rapidamente nuove funzionalità di sicurezza per proteggere gli utenti.