Autore: Redazione SecurityOpenLab
Quando si adottano architetture cloud si corre il rischio di fare l’assunzione che il cloud provider assicuri già il livello di protezione desiderato. In effetti il cloud, per sua natura, assicura la ridondanza dei sistemi, cioè ci offre la garanzia che l’infrastruttura sottostante, quindi i sistemi che erogano i nostri servizi, siano sempre “on line”. La stessa certezza non possiamo averla per i dati: la responsabilità del dato rimane in carico all’azienda finale, secondo un modello di responsabilità condivisa tra cloud provider e cliente. Questo significa che l’azienda deve avere la possibilità di gestire, proteggere e ripristinare i propri dati durante tutto il loro ciclo di vita.
Per questo motivo, una strategia efficace di Cloud Data Management deve comprendere anche soluzioni di data protection moderne, che siano semplici, flessibili ed affidabili proprio come quelle di Veeam. Veeam infatti offre soluzioni flessibili, in grado di adattarsi alle esigenze di una infrastruttura dinamica, che si muove da modelli on premises a quelli cloud. Questo significa che con un'unica piattaforma è possibile proteggere sia applicazioni on-premises che applicazioni “cloud-native”, cioè che girano su AWS, Azure, Google, Kubernetes o per altri modelli As a Service (per esempio Office 365).
Ma non solo: uno strumento moderno di data protection è estremamente utile anche per migrare i carichi di lavoro e i dati verso il cloud, in modo da sfruttare i repository in cloud per aumentare la capacità a disposizione, allungare la retention dei dati e per incrementare i livelli di sicurezza contro attacchi di tipo ransomware. Per offrire questi servizi Veeam collabora con migliaia di Cloud Service Provider, in modo da lascare ai propri clienti la massima libertà di scelta e il massimo supporto da parte di professionisti esperti e certificati.
La frammentazione dei sistemi e la proliferazione dei dati comporta generalmente un aumento della complessità e degli effort di gestione delle piattaforme IT. Ciò è particolarmente vero quando si adottano nello stesso tempo soluzioni fisiche, virtuali e cloud.
Gli strumenti di monitoraggio che Veeam mette a disposizione dei propri clienti hanno l’obbiettivo di offrire una piena visibilità e un miglior controllo dei dati e dell’infrastruttura, tramite strumenti di analisi dei dati che offrono tool di reportistica, di monitoraggio e anche di previsioni sull’utilizzo delle risorse e sulla capacità necessaria (quindi un vero e proprio capacity planning per le esigenze future). Tramite meccanismi di Machine Leaning è possibile in questo modo ottimizzare la configurazione dell’ambiente IT, incrementare l’utilizzo delle risorse e tenere sotto controllo i livelli di servizio, con un beneficio determinate anche sulla spesa delle infrastrutture.
Il concetto di Automazione e Orchestrazione si lega in maniera molto stretta a quanto abbiamo appena detto. La gestione manuale dei processi rappresenta allo stesso tempo un costo ed un rischio per l’azienda, in quanto richiedono l’impegno di personale dedicato e con la possibilità di errori nell’applicazione delle procedure. È fondamentale allora adottare soluzioni che semplifichino la gestione, ad esempio testando in automatico le procedure di ripristino, se parliamo di backup, o di ripartenza di fronte a scenari di Disaster Recovery, fornendo anche la reporitistica e la documentazione dei test effettuati.
Inoltre le soluzioni Veeam permettono di riutilizzare i dati di backup per ricostruire un ambiente sicuro e isolato, simile a quello di produzione, dove poter accelerare le procedure di sviluppo per nuove applicazioni, migliorare l’efficacia degli interventi di manutenzione, verificare eventuali problematiche di sicurezza o di compliance o anche effettuare analisi statistiche sui dati aziendali.