Autore: Redazione SecurityOpenLab
Secondo Siggi Stefnisson, Cyber Safety CTO di Gen, il 2025 rappresenterà un anno cruciale per l’evoluzione delle minacce, con l’intelligenza artificiale e i deepfake che giocheranno un ruolo centrale.
“Dopo un anno segnato da progressi straordinari nell’AI e da violazioni su larga scala,” ha dichiarato Stefnisson, “prevediamo cambiamenti significativi nelle truffe digitali e nei rischi per l’identità. I cybercriminali sfrutteranno i dati trafugati per creare truffe sempre più credibili e iper-personalizzate. L’AI non solo faciliterà queste attività, ma solleverà anche importanti questioni etiche sul suo impatto sul pensiero umano. Sarà fondamentale adottare misure per proteggere la propria vita digitale.”
Una delle previsioni più inquietanti riguarda l’evoluzione dei modelli linguistici avanzati (LLM) e il loro potenziale di plasmare le percezioni individuali. Con la crescente diffusione di strumenti come ChatGPT, utilizzati ogni settimana da oltre 200 milioni di persone, l’intelligenza artificiale sta entrando sempre più nelle dinamiche quotidiane, influenzando decisioni personali e sociali. Questa integrazione crescente solleva interrogativi sul ruolo dell’AI in contesti sensibili come l’educazione e la genitorialità, e le sue implicazioni etiche sono già oggetto di discussione legislativa sia in Europa che negli Stati Uniti. La capacità dell’AI di generare contenuti iper-personalizzati rischia di confondere la realtà, portando le persone a dubitare della veridicità di immagini, video e informazioni.
Il fenomeno dei deepfake, in particolare, diventerà ancora più preoccupante. L’intelligenza artificiale è già in grado di creare contenuti visivi e audio così realistici che, nel prossimo futuro, anche gli esperti potrebbero faticare a distinguere tra ciò che è reale e ciò che è falso. Questo fenomeno avrà ripercussioni sia a livello personale, con possibili abusi come la diffusione di immagini compromettenti false, sia a livello globale, con l’uso di video manipolati per influenzare l’opinione pubblica e diffondere disinformazione politica. L’introduzione di credenziali digitali verificabili, basate su firme di autenticazione digitale, potrebbe rappresentare una soluzione per mantenere la fiducia online. Tuttavia, il rischio di abusi rimane elevato, richiedendo un equilibrio tra sviluppo tecnologico e tutela della privacy.
Il furto di dati, un problema già pressante negli ultimi anni, è destinato a intensificarsi, con i cybercriminali che utilizzeranno le informazioni raccolte per costruire profili dettagliati delle vittime. Questi profili, creati combinando dati personali ottenuti da violazioni, fonti pubbliche e dispositivi compromessi, faciliteranno sofisticati tentativi di furto d’identità. Le conseguenze includeranno estorsioni mirate e la capacità di impersonare aziende o individui in modo altamente convincente. Le violazioni su larga scala, unite a una crescente esposizione dei dati personali online, rappresentano un terreno fertile per gli attacchi futuri, sottolineando l’importanza di misure preventive e di consapevolezza.
Un altro aspetto cruciale sarà l’evoluzione delle truffe digitali. Gli esperti di Gen prevedono un passaggio verso metodi iper-personalizzati che sfruttano l’ingegneria sociale e la psicologia umana piuttosto che le vulnerabilità tecnologiche tradizionali. Gli attacchi saranno progettati per manipolare comportamenti e decisioni, rendendo estremamente difficile per le vittime distinguere tra comunicazioni legittime e truffe. Un esempio di questa tendenza è rappresentato dalla campagna di sextortion scoperta nel 2024, che utilizzava immagini di Google Street View per intimidire le vittime. Questo approccio combinato di dati personali e tecniche avanzate di inganno rende le truffe più credibili e difficili da individuare, aumentando la necessità di strumenti di protezione avanzati e di una maggiore consapevolezza da parte degli utenti.
Le minacce finanziarie, infine, assumeranno nuove forme, sfruttando le vulnerabilità del mobile banking e la crescente popolarità delle criptovalute. Campagne fraudolente come quella del 2024, in cui deepfake di personaggi celebri promettevano rendimenti straordinari su investimenti fittizi, sono solo un esempio delle tecniche sofisticate che verranno utilizzate. Gli attacchi non si limiteranno al mondo digitale: episodi di rapine fisiche, in cui le vittime vengono costrette a sbloccare i loro dispositivi per trasferire fondi ai conti degli aggressori, rappresentano una nuova frontiera del crimine, sottolineando la necessità di misure di sicurezza integrate tra mondo fisico e digitale.
La capacità di prepararsi a queste minacce richiede un impegno costante da parte degli utenti, delle aziende e delle istituzioni. Restare informati sulle ultime truffe, adottare abitudini di navigazione sicura, utilizzare strumenti di protezione affidabili e verificare sempre la legittimità delle comunicazioni sono alcuni dei passi fondamentali per ridurre il rischio. Gen, con un portafoglio di marchi come Norton, Avast, LifeLock, Avira, AVG, ReputationDefender e CCleaner, offre una gamma di soluzioni progettate per proteggere i consumatori, che integrano funzionalità avanzate per la protezione dei dispositivi, delle informazioni personali e della privacy online. Inoltre, strumenti come Dark Web Monitoring possono aiutare a identificare tempestivamente potenziali minacce, fornendo un supporto cruciale in caso di compromissione dell’identità.
Il futuro della cybersicurezza, secondo Gen, richiede un approccio proattivo e collaborativo. Mentre la tecnologia continua a evolversi, è essenziale che gli utenti rimangano vigili e adottino strategie di protezione efficaci per salvaguardare la propria vita digitale. Il 2025 sarà un anno di sfide, ma con la giusta preparazione e consapevolezza, sarà possibile affrontare con successo i rischi emergenti e costruire un ecosistema digitale più sicuro.