Torna alla HomePage

Il parere di Kyndryl

Le previsioni di Federico Botti, Practice Leader Securiy and Resiliency di Kyndryl Italia

Autore: Redazione SecurityOpenLab

L’evoluzione tecnologica e le nuove innovazioni che stanno arrivando dirompenti sul mercato trasformeranno radicalmente le industrie e il business come lo conosciamo. Tra le tante tendenze che prevediamo per il prossimo anno, sicuramente c’è una grandissima attenzione nei confronti della sicurezza informatica, mentre l'intelligenza artificiale (AI) giocherà un ruolo fondamentale nel contribuire a migliorarla.

Tuttavia, le sfide tradizionali rimarranno: le nuove tecnologie, le minacce emergenti e le normative che richiederanno una maggiore collaborazione tra i partner e all'interno delle organizzazioni per affrontare e gestire queste complessità in modo efficace. In settori critici come l'energia e le utility, le telecomunicazioni e la produzione, i cambiamenti del panorama industriale richiedono un approccio coraggioso e più olistico alla modernizzazione dell'IT. La posta in gioco è alta e i player del settore dovranno operare in modo più efficiente di fronte a un sempre crescente skill gap generazionale, proteggere i dati dei clienti lungo tutta la catena di elaborazione e sfruttare al meglio gli attuali investimenti IT. Ogni settore dovrà reinventarsi per rimanere competitivo e pronto per il prossimo anno e oltre, con la modernizzazione IT e l'incertezza che si intrecciano tra loro.

Le tre tendenze previste per il 2025, almeno dai dati emersi dal nostro recente “Kyndryl Readiness Report”, sono il ruolo dell’AI, una maggiore integrazione tecnologica nell’ottica di migliorare la gestione delle risorse, e una sempre alta attenzione alla resilienza informatica per difendersi dalle crescenti minacce alle infrastrutture critiche.

L'adozione del AI accelererà nel prossimo anno, spinta dalle crescenti richieste di tecnologie come l'apprendimento automatico (ML) e la realtà virtuale (VR). Per supportare queste richieste, tutti i settori investiranno in modo significativo nel risolvere il crescente skill gap generazionale (da quanto emerso dal “Kyndryl Readiness Report”, lo skill gap è uno dei cinque più grandi ostacoli per le aziende di tutto il mondo nell’adozione dell’AI). L’IA sarà applicata però in molti modi: da una parte, e soprattutto in ambito bancario e assicurativo, l'uso dell'AI aiuterà per la compliance, il rilevamento delle frodi e la protezione dei dati dei consumatori; dall’altra, soprattutto nel manufacturing e nel settore energetico, l’AI permetterà l’ottimizzazione dei flussi, la previsione dei problemi e delle disruption ambientali, ma anche e soprattutto nella manutenzione predittiva, per ridurre gli sprechi.

L’obiettivo che sempre più aziende si danno è quello di fornire servizi ad alta velocità e a bassissima latenza su larga scala. In ambiti come il mercato manifatturiero, ma non solo, un numero maggiore di produttori si troverà ad affrontare problemi legati ai silos di dati tra IT e OT. Con l'aumento della complessità e dell'interconnessione degli ecosistemi digitali, la stretta collaborazione e l'allineamento tra i leader IT e OT saranno essenziali per armonizzare il vecchio e il nuovo, dalle tecnologie alle culture aziendali e agli obiettivi di business, e per preparare meglio i produttori a gestire i rischi futuri. Identificheranno, quindi, ulteriori opportunità per rimuovere le barriere tecnologiche che ostacolano la fornitura in modo efficiente e sicuro.

La resilienza informatica diventa a sua volta sempre più cruciale in un sistema così interconnesso. Dai dati emersi dall’ultimo report di Kyndryl emerge che circa due terzi (63%) dei leader italiani sono preoccupati per la sicurezza delle loro infrastrutture IT e come solo il 24% di loro si sente pronto ad affrontare i cyber attacchi. Nell'ultimo anno, il 54% delle grandi organizzazioni di tutto il mondo ha dichiarato di aver subito un cyberattacco che ha interrotto i sistemi IT o i dati. Di questi, il 61% ha subito quattro o più attacchi, soprattutto nei settori della vendita al dettaglio (61%), dell'industria manifatturiera (57%) e dei prodotti chimici, petroliferi e del gas (56%). Sappiamo inoltre che oltre il 40% degli intervistati a livello globale utilizza più di 20 strumenti di sicurezza. L'utilizzo di così tanti strumenti diversi, non necessariamente complementari, può logorare i team di sicurezza, con conseguente perdita delle capacità di contrastare gli attacchi informatici. Tuttavia, questo può rappresentare una nuova opportunità, che vedremo nel corso del prossimo anno: rivalutare gli strumenti di sicurezza e analizzare le capacità può portare a una migliore preparazione agli attacchi informatici e a un processo decisionale più lucido sulla spesa per la sicurezza. In particolare, la possibilità di consolidare gli strumenti in una piattaforma centralizzata può ridurre la complessità del sistema, migliorandone la visibilità e i tempi di risposta agli incidenti.

Nel 2025, quindi, i leader IT si concentreranno sul bilanciamento degli investimenti in nuove tecnologie con la modernizzazione dei sistemi obsoleti e sul rafforzamento della resilienza.

Torna alla HomePage