Autore: Redazione SecurityOpenLab
Negli ultimi dieci anni, a causa dei rapidi cambiamenti tecnologici e della crescente domanda di prodotti e servizi più efficienti, le attività legate alla gestione del magazzino sono diventate più complesse. Contemporaneamente, molti responsabili operativi hanno dovuto far fronte a scarsa visibilità con dati imprecisi che hanno impedito la corretta gestione dei loro processi di supply chain. Inoltre, la gestione dei dispositivi mobili all’interno delle aziende ha esposto le aziende a molteplici attacchi della supply chain, poiché i dispositivi mobili sono stati utilizzati sempre più come vettori di minacce. Basti pensare che secondo l'edizione 2022 del Mobile Security Index di Verizon, il 45% delle aziende intervistate ha dichiarato di aver subito un incidente, con conseguente perdita di dati, tempi di inattività o altri risultati negativi, che ha coinvolto un dispositivo mobile. Il rapporto sottolinea che il 53% degli intervistati riconosce che i dispositivi mobili hanno accesso a più dati sensibili rispetto a un anno fa e, i rischi legati alla mobilità aziendale includono utenti con dispositivi di ogni tipo, come smartphone, tablet commerciali e dispositivi mobili rugged.
Come Ivanti riteniamo che, dovendo garantire il collegamento di tutti i nuovi dispositivi all'infrastruttura critica dell'azienda, non prevedere l’aggiornamento puntuale del software potrebbe aprire la porta a un hacker per sottrarre dati dal sistema CRM o chiedere un riscatto per il sistema di gestione del magazzino, bloccando le operazioni. L’Everywhere Workplace ha portato a grandi vantaggi, ma anche a un ampliamento della superficie di attacco: la presenza di un elevato numero di dispositivi remoti infatti complica il lavoro dell’It e dell’help desk, oltre ad allargare il perimetro esposto a problematiche di sicurezza. Per prevenire questi rischi Ivanti suggerisce di adottare il patching puntuale, affinché diventi una priorità per tutte le aziende: una volta individuata una falla, occorre immediatamente implementare la patch, distribuirla ed applicarla prima che possa essere sfruttata da un cybercriminale.
È assolutamente indispensabile che all’interno delle aziende ci sia una grande collaborazione tra i team IT e Security con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, la sicurezza e la produttività. Questi ruoli vengono spesso confusi eppure, hanno responsabilità e obiettivi ben diversi. E proprio la consapevolezza deve essere alla base dell’approccio ai temi di cybersicurezza: conoscere ciò di cui si parla deve essere fondamentale. Ad esempio, è necessario sapere con certezza quanti e quali dispositivi mobili sono stati acquistati dall'azienda, quali sono di proprietà dell'azienda e abilitati all’uso personale (COPE) e allo stesso tempo poter gestire tutti i dispositivi "bring your own" ammessi nell’ecosistema attraverso una piattaforma basata su cloud, come Ivanti Neurons for MDM.
In precedenza si è detto che applicare le patch deve essere fondamentale per evitare falle nel sistema, ma è necessario soprattutto saper patchare in modo efficiente. Il patching è un processo difficile e manuale, ma è vitale: per aggiornare i sistemi operativi e il software delle applicazioni di terze parti è necessario avere visibilità sulle vulnerabilità presenti e non trascurare il firmware dei dispositivi. In secondo luogo è importante che l’azienda rivolga attenzione all’esperienza utente: la sicurezza e la gestione dei dispositivi devono essere praticamente invisibili all'utente finale, mentre le soluzioni MDM Android Enterprise Recommended devono soddisfare standard specifici per l'esperienza utente e le prestazioni. Infine, si raccomanda la prevenzione ottimizzata delle minacce, con l’aggiunta di Ivanti Mobile Threat Defense che fornisce informazioni in tempo reale per aiutare a rilevare le app dannose.